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Come preparare la tartaruga al letargo controllato

Come preparare la tartaruga al letargo controllato

Con l’arrivo dell’autunno e l’abbassarsi delle temperature, anche le tartarughe si preparano a rallentare i ritmi.
Essendo animali a sangue freddo, reagiscono al freddo riducendo progressivamente l’attività e l’appetito fino a entrare in letargo.

Il letargo è un momento naturale e necessario, ma deve essere controllato e gestito con attenzione, per evitare che l’animale si indebolisca o incorra in problemi di salute.

Quando inizia il letargo 

Non esiste una data precisa: tutto dipende dalle temperature esterne.
Quando il clima si fa più rigido e la tartaruga smette di mangiare e diventa statica, è il segnale che si sta preparando al letargo.
In questa fase è importante non forzarla e non tenerla in ambienti troppo caldi, che potrebbero interrompere il processo naturale.

Come allestire il luogo del letargo

Il modo più sicuro per accompagnare la tartaruga in questa fase è creare un ambiente controllato, che simuli le condizioni naturali ma con maggiore stabilità.

La scelta del contenitore

Utilizza una cassetta in legno: è traspirante, mantiene la giusta umidità e protegge dal freddo.
Evita invece plastica o cartone, che non lasciano respirare il substrato o si rovinano facilmente.

Il fondo del letargo

Sul fondo della cassetta disponi uno strato di corteccia naturale, torba o terriccio specifico per tartarughe, in modo che l’animale possa adagiarsi in un ambiente morbido e naturale.

La copertura isolante

Copri la tartaruga con paglia o fieno: trattenendo l’umidità, aiutano a mantenere costante la temperatura interna e offrono un isolamento naturale.

Dove sistemare la cassetta

Il luogo ideale deve essere fresco ma non gelido, con temperatura stabile e privo di sbalzi termici.
Le soluzioni migliori sono:

  • una cantina,
  • un garage,
  • un armadietto da giardino riparato. 

Evita di portarla in casa: l’ambiente domestico è troppo caldo e potrebbe impedire alla tartaruga di entrare nel vero letargo.
Un calore eccessivo la terrebbe sveglia ma inappetente, facendola consumare energie fino a indebolirsi.

Il controllo durante il letargo

Prima di sistemarla, pesa la tartaruga e annota il suo peso.
Durante il letargo, controllala ogni 2–3 settimane: il peso deve restare stabile o variare solo di pochi grammi.
Una perdita rapida o significativa può essere indice di un problema: in quel caso è bene rivolgersi a un esperto o a un veterinario specializzato in rettili. 

Un ambiente sicuro per il riposo invernale

Accompagnare la tartaruga nel suo letargo è un gesto di cura: serve attenzione, ma non è complicato se si seguono pochi passaggi essenziali.
Con il giusto substrato, la temperatura adeguata e qualche controllo periodico, potrai assicurare al tuo animale un riposo tranquillo e naturale, pronto a risvegliarsi forte e in salute in primavera.

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